Missy Elliott racconta il suo nuovo album, “The Cookbook”. Partendo dalla copertina, dove Missy è fotografata di fronte ad un microfono anni 20 ed in tenuta vintage, rigorosamente in bianco e nero. “Ho sempre fatto copertine coloratissime ed anche un poco strane. Con questa volevo segnare una sorta di ritorno alle radici dell’hip hop, di più, alle radici della musica; in quegli anni la musica era parte importante della vita di tutti i giorni, qualsiasi cosa si stesse facendo, la gente cantava. Il bianco e nero, poi, è una scelta forte, di rigore e classe”.
Dopo sei album sempre insieme, colpisce che ci sia poco Timbaland, suo storico produttore, in “The cookbook”; Timba ha aiutato Missy solo per due canzoni, lasciandole spazio per muoversi da sola e crescere, artisticamente. “Abbiamo fatto qualunque cosa, insieme; credo siamo arrivati al punto in cui non sapevamo più che fare insieme. Il nostro rapporto era di dipendenza reciproca”.
Lavorare con altri produttori, e che produttori, parliamo di NeptunesRich Harrison e Scott Storch, le ha garantito un vibe diverso per i singoli pezzi, ma sempre e comunque giusto.
Il problema (se così si può chiamare) di “The Cookbook” è stato convincere Ciara a rappare su “Lose control”. “Ciara non è una che rappa, ma io sono riuscita a farla rappare. Ad entrambe piace ballare, e quando ho pensato a chi mi potesse affiancare in “Lose control” ho immediatamente pensato a lei, è un pezzo veloce e pieno di ritmo”.
Per quanto riguarda il prossimo singolo, c’è ancora disaccordo. Ciara ha caldamente consigliato (dato che in giro piace) “Meltdown”, mentre l’etichetta di Missy preferirebbe puntare su “Teary eyed”. Intanto, noi ci godiamo “Lose control” ed “On and on”.
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