Bill Gates si è lanciato in un doppio inseguimento: non solo vuole acchiappare Apple, iPod e iTunes (con l’imminente Zune, vedi News) ma ora anche la nuova star di Internet, il sito di video-sharing YouTube che trasforma gli utenti stessi in produttori, promotori e distributori di clip e filmati, non solo musicali. La risposta di Microsoft alla sfida di Chad Hurley e Steve Chen, Soapbox (http://soapbox.msn.com), è un servizio analogo nelle modalità di funzionamento e nei contenuti (video amatoriali e professionali, purché non si tratti di opere non autorizzate dai titolari dei copyright), potenziato da un software “aperto” che (è una novità) funziona anche con formati diversi dal Windows e con browser non proprietari come Mozilla Firexof e Safari di Apple. Il tutto a titolo gratuito: l’azienda di Redmond spera di generare introiti e profitti dalla vendita di spazi pubblicitari una volta che, da qui a sei mesi, la piattaforma entrerà in funzione a pieno regime all’interno del portale Msn Video (il test partito martedì, 19 settembre, è infatti ristretto a un numero selezionato di utenti).
“Non ci nascondiamo il fatto che in questo momento YouTube si trova in una posizione di notevole vantaggio”, ha ammesso il dirigente Microsoft Rob Bennett, “ma siamo ancora agli albori del video on-line e questo è solo il primo atto”. Gates, tuttavia, parte con un notevole handicap, e non solo nei confronti del leader di mercato. Msn Video, fino a poco tempo fa il più popolare contenitore di filmati in rete, è stato superato e staccato non solo da YouTube ma anche dagli altri siti governati dagli utenti. Le cifre (dati Nielsen NetRatings) parlano chiaro: ad agosto YouTube contava 34 milioni di visitatori mensili, MySpace Video 17,9 milioni e Google Video 13,5 milioni, mentre il portale Microsoft è sostanzialmente fermo a 12 milioni scarsi di contatti.
Fonte
Microsoft vuole rafforzare il suo monopolio