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Il mixer Ethan Mates ha rilasciato un intervista nella quale parla dei microfoni che ha usato per campionare il nuovo lavoro dei Linkin Park, Minutes To Midnight. Per leggere questa interessante intervista cliccate su "read the rest".
Sin dal loro primo album Hybrid Theory, che ad oggi ha venduto 20 milioni di copie nel mondo. I Linkin Park godono una reputazione di essere uno dei primi gruppi rock/metal moderno. Dopo quasi un anno in studio, la band è pronta a rilasciare il suo ultimo lavoro in primavera sotto etichetta Warner Brothers,
Il tecnico/mixer indipendente Ethan Mates, i cui crediti includono progetti con Pussycat Dolls, Red Hot Chili Peppers, Black Eyed Peas, e Lionel Richie (per nominarne alcuni), ha elaborato il nuovo lavoro dei Linkin Park, insieme a Andrew Scheps, Dana Nielson e Phillip Broussard-- ad aiutarli nel cattuare il suono unico della band ci ha pensato un assortimento di microfoni dai laboratori Royer e la filiale Mojave Audio.
Stando a quanto dice Mates, "Numerosi elementi pre-produzione sono stati conservati, e questi erano stati fatti al Korn Studio (precedentemente Music Grinder Studios in Hollywood). Il grosso della produzione è avvenuto alla Houdini Mansion del produttore Rick Rubin in Los Angeles, e alcune registrazioni addizionali sono avvenute al NRG Recording Studios in North Hollywood. Ho usato ampiamente i microfoni Royer R-121 e R-122 durante la registrazione, con i R-121 che gestivano la maggior parte del suono della chitarra e i R-122, SF-24 e Mojave Audio MA-200s sulla batteria."
Per registrare le tracce di chitarra più corpose, Mates ha usato una combinazione tra un Royer R-121 con l'asta e un microfono dinamico, con ogni strumento posizionato fianco a fianco direttamente sul fronte/centro dell'altoparlante. Mates riporta che, "Sulle tracce con chitarre più toste, stavamo usando amplificatori con console separate per un tipo di suono più distorto. Per le tracce in cui la chitarra era meno distorta, o per un suono pulito, ho usato solamente il R-121, e il microfono ha fatto un lavoro stupendo nel catturare lo strumento."
Con la sua abilità nel maneggiare strumenti ad alta pressione sonora (SPL), Mates riporta di aver trovato riscontri positivi nel R-122 durante il missaggio della batteria. "Sono riuscito a creare una interessante presenza-una sorta di 'momento di riflessione'-posizionando un solo R-122 di fronte alla batteria," ha detto Mates. "Nell'Usare questa singola fonte così tanto vicino alla batteria a circa metà altezza, abbiamo guadagnato un'altro elemento per il suono generale della batteria che è stato estremamente utile. Era vicino abbastanza così chè non è proprio un suono da "stanza", ma missato con gli altri microfoni, ha aggiunto una caratteristica veramente utile."
Per i piatti più alti, Mates ha posizionato un paio di Mojave Audio MA-200, microfono condensatore valvolare con singolo diaframma largo. "Li ho usati come microfoni puntati sui cembali. Sono stati incredibili. Ho da poco comprato il MA-200s e hanno funzionato alla grande. Non vedo l'ora di sperimentarli ed usarli in differenti capacità.
In aggiunta ai Mojave MA-200s, Mates ha fatto lavorare il suo Royer SF-24 sulle percussioni. "Al NRG Studios" ha detto Mates, "Ho usato il SF-24 come un microfono da 'stanza lontana' piazzato in alto e verso il retro della stanza. Il microfono ha fatto un ottimo lavoro ed ha anche aiutato a dare alle percusioni una buona diffusione stereo."
Prima di dirigersi verso un incontro per un imminente progetto, Mates ha tirato le somme sulla sua esperienza con la Royer Labs / Mojave Audio, "I microfoni Royer fanno un lavoro incredibile con suoni ad altra pressione. Posso usarli in applicazioni dove nemmeno in un milione di anni sarei mai riuscito usando altri microfoni ad asta. Semplicemente non c'è nessun modo di porre altre microfoni ad asta oltre il R-121 davanti ad una chitarra alta. Poter fare ciò senza preoccuparsi di distruggere il microfono è veramente incredibile."
"Ho preso i miei primi Royer nel 2002," ha aggiunto Mates, "e sin da allora, sono diventati la mia scelta semplicemente per ogni album/registrazione su cui ho lavorato. Combinato alla attitudine solidale, gentile dell'intero staff della Royer, ho avuto una grande esperienza con la società."
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