“Più tempo”: prodotto da Giorgia, nei negozi dal 18 maggio
Un’idea vincente nasce da un’intuizione semplice, candida come una bambina in un parco dei divertimenti, così pura da poter essere invitata da Michael Jackson nella sua personale Neverland per colmare qualche mancanza… Nella musica emerge proprio colui che riesce a riempire un vuoto. E se tutto è già stato detto, se ogni strada praticabile è già stata battuta, che si tenti, per lo meno, di fornire una giustificazione al pieno. L’artista di talento, infatti, si distingue per la capacità di creare un nuovo cocktail utilizzando ingredienti già conosciuti, sperimentandoli in maniera differente.
Quando il gatto non c’è, i topi ballano. Emanuel Lo di certo non è un topo, rivelando anzi un’attitudine felina alla danza che farebbe impazzire J Lo (alias Jennifer Lopez, ma non c’è legame di parentela). Eppure la sua prima uscita discografica, “Più tempo” (Ariola/SonyBmg), proverà a rosicchiare i vertici delle classifiche con l’ostinazione di un esperto roditore.
Romano, ventisettenne, look accostabile a qualche rapper d’oltre oceano, deve proprio a Michael Jackson le passioni per la musica e la danza. Senza essere approdato nell’ambigua Neverland, ben inteso. “E’ iniziato tutto a 5 anni vedendo ballare e cantare Michael Jackson, ne ero veramente affascinato. Ad 8 anni mi hanno regalato la prima chitarra anche se amavo l’idea di suonare la batteria, ma per i miei e per i vicini era uno strumento troppo rumoroso! A 10 anni ho iniziato a scrivere le mie prime canzoni, e da quel momento non ho mai smesso di accompagnare la mia vita con la musica. Nel frattempo studiavo danza e a 13 anni ho iniziato i miei primi lavori come ballerino, ispirandomi a Michael Jackson. Poi a 17 anni il mio primo lavoro in RAI, la grande Tv, e da lì non mi sono più fermato. A 19 anni il primo grande incontro della mia vita, quello con Luca Tommassini, che mi ha portato a lavorare tra l’estero e l’Italia facendo cose che avevo solo sognato... collaborazioni con artisti del calibro di Kylie Minogue, Geri Halliwell, Ricky Martin, Robbie Williams, Holly Valance, Luciano Pavarotti, Giorgia, Samantha Mumba, Javine, ecc... Nel frattempo non ho mai smesso di suonare, e ovunque sono andato la musica mi è sempre stata accanto. A 24 anni ho sentito che qualcosa doveva cambiare e che la passione che avevo per il canto e per la musica doveva diventare più tangibile. Proprio quell’anno fui in tournée con Giorgia (“Ladra di Vento”) e cambiò tutto, ma proprio tutto, della mia vita: dal lavoro al mio modo di pensare, di sentire, di parlare, di esprimere le mie emozioni. Così, con questo incontro, è iniziata la mia nuova avventura...”
Lo confesso, di solito mi capita di osservare i video delle canzoni r‘n’b ipnotizzato dalle sinuose movenze delle ballerine che ne rendono il contesto incontestabile. L’album di Emanuel Lo, interessante e vivace commistione di sonorità hip hop, virtuosismi funky, strizzate d’occhio al soul con una precisa, orecchiabile attitudine ritmica vagamente elettronica, mi consentirà di andare oltre la superficie di un giudizio approssimativo.
Prodotto da Giorgia, musicato da Michael Baker, Sonny T.,Tommy Barbarella, Michael Bland e Mike Scott, “Più tempo” è stato anticipato dai singoli “Woofer” e “Forza per scegliere”, brani dall’impatto immediato in cui emerge il peculiare timbro vocale dell’artista romano, sincopato, versatile e pungente, in grado di conferire quel piglio vitale che ne ha consentito frequenti passaggi sulle radio tematiche. E’ proprio l’attitudine positiva, adeguatamente bilanciata da un taglio sofisticato ed introspettivo, il tratto distintivo di un lavoro che si rivela eclettico. Accanto a ritmi trascinanti e ballabili, infatti, non mancano riflessioni soavemente intimiste, ben rappresentate dalle morbide “Irresistibile”, “Esprimiti” e “Petali di rose”, quest’ultima scritta interamente da Giorgia. Il mondo musicale è scandito da riti di passaggio, i miei preferiti, specie quando il rito va a braccetto con il ritmo e il passaggio non è obbligato ma scelto. La presenza dell’italico rapper Tormento, per nulla Sottotono dopo la separazione da Fish, ha reso il singolo “Woofer” un tormentone ed ha impreziosito il Cd caricandolo di una presenza illustre del settore che, proprio a mò di rito iniziatorio, aprirà la strada al giovane Emanuel Lo verso auspicabili successi discografici.
Che tutto sia stato già detto o meno, in fondo, non importa: ciò che conta è come vengono dosati gli ingredienti di un cocktail musicale che, vista la canicola di questi giorni, è pronto per essere assaporato in spiagge roventi. E dato che Michael Jackson ha fatto della propria esistenza un “Thriller” in bianco e nero, Emanuel Lo, da dichiarato discepolo musicale, seguirà alla lettera l’indicazione garantendo molte ‘vittime’ eccellenti nelle charts del settore, evitando accuratamente di uccidere i colori ballerini delle emozioni danzerecce.
Emanuel Lo: “Più tempo” (Cd, 2007, SonyBmg)
Per informazioni sull’attività dell’artista:
www.emanuel-lo.it
fonte , voceditalia.it.