Ha condotto la contesa dal primo all'ultimo giro, senza perdere lucidità, concentrazione nei momenti critici. Mattia Pasini ha dato saggio ancora una volta del proprio talento, conquistando la quarta vittoria stagionale nel corso di un bagnatissimo Gran Premio del Giappone al Twin Ring di Motegi, dove è riuscito a resistere alla pressione degli specialisti di queste condizioni climatiche (Mike Di Meglio su tutti, volato a terra sul più bello) e di Gabor Talmacsi, capoclassifica di campionato, secondo sul traguardo e "fermato" nelle intenzioni di un possibile attacco per la prima posizione da un eloquente cartello dal proprio box ("P2 OK") a poche tornate dalla bandiera a scacchi. Mattia Pasini ha corso con intelligenza senza commettere alcun errore, piegando i protagonisti di una 125cc pronta a volare verso l'Australia con Talmacsi sempre leader di campionato con 9 lunghezze su Hector Faubel, terzo sul traguardo davanti al grande deluso Mike Di Meglio, un positivo Joan Olive, il nostro Simone Corsi ed un redivivo Pablo Nieto, ottimo settimo sul traguardo. Caduti diversi protagonisti, da Pesek (due volte a terra ma 12° sotto la bandiera a scacchi) a De Rosa passando per Gadea, offrendo per l'ennesima volta l'equazione "Gara bagnata = Gara ad eliminazione"...
Cronaca di Gara
Pioggia leggera al Twin Ring di Motegi, pista bagnata e pronostico apertissimo. Con queste credenziali scatta la 125cc sul suolo giapponese, con Mattia Pasini il più lesto al semaforo ed immediatamente leader davanti a Koyama, Faubel, Talmacsi, Gadea e Olive, con Di Meglio (il più veloce questa mattina nel warm-up) subito ottavo. Nessun problema per i protagonisti della 125cc, si registra solo la caduta della wild-card Tomizawa, uno dei più protettenti piloti del Sol Levante. Tornando alla cronaca della corsa, Mike Di Meglio è una furia, si porta in quinta posizione e registra tempi impressionanti, avvicinati soltanto da Gabor Talmacsi che guadagna terreno nei confronti del leader Pasini. Con Dino Lombardi che vola e... ri-vola a terra appena risalito in sella alla propria Honda, inizia la saga delle cadute in quel di Motegi: Cortese sbaglia nella curva che immette sul rettifilo dei box, lasciando la propria Aprilia parzialmente ferma in mezzo alla sezione di asfalto. Più "drammatica" ai fini-classifica la scivolata di Raffaele De Rosa, sesto, il più veloce in pista, vicino al quintetto di testa, fuori gioco nel corso del quinto giro per la disperazione del box Multimedia Racing diretto da Fiorenzo Caponera. Il pilota napoletano sarà presto imitato da Sergio Gadea (4° sino a quel momento), Lukas Pesek, Federico Sandi, Esteve Rabat, Stefano Bianco e dalla coppia Ranseder/Zanetti all'ottavo passaggio: come da copione, gara bagnata uguale gara ad eliminazione...
Filosofia diversa per il terzetto di testa, dove Pasini, Talmacsi e Di Meglio (che da poco ha passato Faubel) viaggiano su ritmi impensabili per gli avversari, anche per Bradley Smith, fuori gioco al 10° giro per una banale quanto comprensibile scivolata. Giunti all'ultimo terzo di gara Mike Di Meglio passa Talmacsi per la seconda posizione e si "lancia" (letteralmente) alla caccia di Mattia Pasini; purtroppo per il transalpino l'errore è dietro l'angolo, anzi, esattamente dopo quattro curve: Turn 5, Di Meglio a terra, ripartirà in quarta posizione a 28" dalla vetta. Via libera dunque per Mattia Pasini, leader con 3" su Talmacsi, indisturbato complice anche il cartello esposto all'ungherese dal box Aprilia-Aspar, "P2 OK": eloquente.
Vince così Pasini, è la quarta affermazione stagionale, con Gabor Talmacsi secondo e con quattro punti guadagnati in classifica su Hector Faubel, terzo. Tra i due compagni di squadra ci sono adesso nove punti con tre gare ancora da disputarsi: sarà il Mondiale deciso da Mattia Pasini "Arbitro speciale" della contesa?..
Alessio Piana
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