125cc Mugello - Vince Faubel, la bagarre non premia gli italiani

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dinda90
00domenica 3 giugno 2007 12:12
In una delle gare più emozionanti degli ultimi tempi della 125cc, vince ancora Hector Faubel, tornato al successo dopo l'affermazione dell'inaugurale Gran Premio di Losail, riportandosi complice la caduta nel finale di Lukas Pesek in testa alla classifica. Al Mugello trionfa un valenciano, attendista, concreto e intelligente nella volata finale, quando è stato capace di beffare al fotofinish Sergio Gadea (autore di una strepitosa rimonta) e Simone Corsi, splendido terzo dopo una gara tutta d'attacco, unico realisticamente in grado di lottare con un'Aprilia RSV contro le missilistiche RSA di Noale. A Faubel piace vincere così, in volata, spendendo tutto alla fine, quando conta davvero dare il massimo: a Losail ne ha fatto le spese Talmacsi, oggi al Mugello è stata la volta dell'altro compagno di squadra Gadea. E' un "Team-Mates Killer" il buon Faubel, festante nell'evento più atteso dai nostri rappresentanti tricolori, protagonisti all'inizio, fuori gioco nelle fasi decisive. Corsi ha salvato il bilancio con il terzo posto, Raffaele De Rosa si è toccato con Pesek all'ultima curva, rovinando una gara capolavoro con una RS-Kit. Non la pensa così Mattia Pasini, fuori dalla volata finale dopo aver consumato eccessivamente il pneumatico posteriore ed esser entrato più volte in effimeri duelli per le posizioni di rincalzo. Pasini accusa De Rosa, reo di esser stato senza giustificazioni troppo aggressivo, non riuscendo a vincere quella che doveva essere la sua gara. La moto oggi andava, le altre due RSA monopolizzano i primi due gradini del podio: è stata sfortuna, o è una questione... di testa?

Cronaca di Gara

Il grande giorno è arrivato. Mugello, tutto è pronto per la gara più attesa della stagione per i nostri colori: si parte subito con la 125cc, Hector Faubel per la prima volta in pole position per uno schieramento di partenza inedito complici le difficili condizioni climatiche del weekend. Bel tempo nonostante qualche nuvolone minaccioso all'orizzonte, sono le 11:02, accensione, spegnimento del semaforo... via!! Bello spunto di Koyama che prende il comando davanti a Faubel, Smith, Talmacsi e De Rosa, via via tutto il gruppone senza alcun contatto nelle prime fasi di gara. Si arriva alla Casanova, Talmacsi svernicia letteralmente Koyama portandosi in testa, con Faubel alle sue spalle che lo imita alla Savelli. Il giapponese della KTM non riesce a tenere il ritmo, viene passato alla staccata della San Donato nel corso del secondo giro da Mattia Pasini, il tutto mentre Dino Lombardi rovina il weekend con una brutta scivolata alla Bucine.

La gara si infiamma, Pasini passa Faubel alla Casanova portandosi in prima posizione, terzo è Talmacsi, seguono De Rosa, Koyama, Corsi, Pesek e Iannone. Il riminese del team SSM prova a fare il vuoto, ma è seguito come un'ombra dalle due Aspar-Aprilia: Talmacsi è il più veloce nel tratto guidato a partire dalle Arrabbiate, Pasini con la sua RSA vola letteralmente sul rettilineo dei box nei confronti della RSV '07 dell'ungherese. La coppia di testa guadagna un discreto margine sugli inseguitori, con Faubel seriamente impensierito alle sue spalle da Raffaele De Rosa ed un rimontante Lukas Pesek, più indietro Corsi, Iannone, Koyama, Gadea e Cortese. Fuori dai giochi invece Mike Di Meglio per una caduta (sicuramente una gara da dimenticare per il team di Cirano Mularoni), rientra ai box per problemi tecnici alla propria Aprilia Joan Olive, compagno di squadra di Mattia Pasini...

Siamo passati al quinto giro: non ci sono più fuggitivi, i primi nove sono racchiusi in poco meno di due secondi, prospettiva di un finale in volata degno della recente tappa del Giro d'Italia disputatasi proprio sul tracciato toscano. Il passaggio successivo vede Corsi e De Rosa scatenati, e nell'ordine si portano nelle prime due posizioni con una pirotecnica staccata alla San Donato. La gara è splendida, ci sono dieci piloti che si scambiano le posizioni ad ogni rettilineo, ogni staccata, ogni ingresso alla Casanova, con ben quattro italiani protagonisti. Le uniche certezze vengono dalla supremazia velocistica sul rettifilo delle Aprilia RSA di Faubel e Pasini (capoclassifica al nono giro) nonchè della KTM di Koyama, ed il cuore di Corsi, Iannone e De Rosa, stilisticamente "impressionanti" in staccata.

Metà gara, con il rapporto "1 sorpasso per ogni curva" la classifica ci presenta al giro di boa Hector Faubel in testa davanti a Pasini, Corsi, Talmacsi e De Rosa vicinissimi, mentre gli altri hanno perso terreno, tra i quali il capoclassifica di campionato Lukas Pesek, retrocesso in 11° piazza. Quattro giri alla bandiera a scacchi, rinviene Raffaele De Rosa che "sgomitando" si fa strada per la seconda posizione su Mattia Pasini, lanciandosi così all'inseguimento del leader Faubel. Gioie e dolori per l'Italia della ottavo di litro: De Rosa, Pasini e Corsi sono in bagarre per il successo, Andrea Iannone violentemente viene scalciato dalla propria Aprilia alla Casanova, chiudendo così una gara che lo ha visto a tratti nelle primissime posizioni.

Siamo arrivati all'ultimo giro: alla staccata della San Donato passa sorprendentemente in testa Gadea, dietro si scatena l'inferno sino alla Bucine dove si decide la gara. Gadea esce fortissimo, ma Faubel sfrutta la scia di Simone Corsi andando a vincere davanti al suo compagno di squadra ed il romano del team Fontana. Quarto è Talmacsi, seguono Koyama e Mattia Pasini, in crisi negli ultimi giri per un vistoso calo di rendimento del suo pacchetto. Sfortuna per Pesek e De Rosa, venuti a contatto alla Bucine e fuori gioco nella lotta per il podio.

Le dichiarazioni "a caldo" dei protagonisti

Hector Faubel, 1°: "Sono contento, all'inizio ho lottato con Pasini poi sono riuscito a stare con il gruppetto dei primi. All'ultima curva (la Bucine) sono arrivato terzo e sfruttando la scia sono riuscito a vincere. Lo scorso anno invece ero stato beffato ed ero arrivato quinto. Aspetto adesso il Gran Premio di Barcellona..."

Simone Corsi, 3°: "Oggi la mia moto andava molto forte ma battere la RSA (Aprilia evoluzione) oggi era impossibile. LA RSA aveva qualcosa in più. Ringrazio il mio Team e l'Aprilia, infatti la mia moto andava comunque fortissimo. Mi sono divertito a passarli da tutte le parti (in curva). Salire sul podio è importante, qui in Italia mi sarebbe piaciuto vincere ma va bene anche il podio"

Mattia Pasini, 6°: "Mi hanno tagliato fuori dalla volata finale, più che altro De Rosa. Mi ha dato due o tre ginocchiate e non capisco queste cose!! Mi ha danneggiato e se vogliono tenermi fuori basta che lo dicano prima! Le gomme non centrano, era un po' consumata ma non è stato quello il problema"

Alessio Piana

www.motograndprix.it/
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