Alonso: "Sarà Una McLaren All'Altezza"

Fernando Alonso, fresco campione del mondo di Formula uno e nuova prima guida della McLaren, guarda al futuro e si mostra fiducioso. "Sono certo che avrò una monoposto all'altezza - dice l'asturiano -. Negli ultimi anni qui non si è vinto, ma spero di poter dare il mio apporto in modo da riuscire a portarci davanti, anche perché credo che il team sia davvero buono. La mia esperienza in Renault potrà servire".

Due volte campione del mondo, per due stagioni consecutive. Fernando Alonso si è preso il trono di Schumacher ancor prima che il fenomeno in rosso appendesse il casco al chiodo e poi, con una buone dose di coraggio, ha deciso di partire per altri lidi, lontano dalla Renault e da Flavio Briatore, per dimostrare di essere davvero il presente e il futuro della Formula uno. Ecco, quindi, la nuova sfida (oltre ai nuovi euro) della McLaren. La scuderia di Ron Dennis, sempre più nell'orbita Mercedes, sta attraversando un periodo di rottura prolungata, di crisi pluriennale. Non vince più dai tempi di Mika Hakkinen, ha perso quello che per alcuni, Ferrari in testa, è il vero talento purissimo del nuovo circo dei motori, Kimi Raikkonen, ed è andata incontro a una stagione di motori in panne e gomme desciappate senza motivo. Nella mente dei dirigenti del team, Alonso è una parte sostanziale della soluzione dei problemi. E l'asturiano non si tira indietro, anche se non è in vena di proclami.

"Sono sicuro - dice in occasione dell'inaugurazione di una nuova sede del suo sponsor principale - che la monoposto sarà all'altezza. Non ho dubbi in proposito. In McLaren è qualche anno che non vincono e io spero di poter essere d'aiuto, per quanto riguarda il mio mestiere, nella conduzione della vettura. Il team nel complesso è già sufficientemente buono". Poi, il campione del mondo confessa di nutrire qualche dubbio sull'immediata competitività ai massimi livelli della sua nuova macchina. "Ogni inizio di stagione - spiega -, io non sono mai convinto di vincere, anzi penso che sarà davvero complicato riuscirci. Quest'anno sembrerebbe una missione impossibile, ma, come ho detto, anche nel 2005 e nel 2006 la pensavo così prima di comninciare". Un saluto alla vecchia vita, per concludere. "Spero di poter dare degli ottimi consiglia - afferma quasi sibillino -, magari anche sui metodi usati in Renault: potrebbero aiutarci a crescere in fretta".