Ancelotti su Ronaldinho :' lo aspettiamo con impazienza'

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nunzia-lo
00lunedì 13 agosto 2007 23:10
ANCELOTTI SU DINHO: "LO ASPETTIAMO CON IMPAZIENZA"
MILANO - Nella conferenza stampa di vigilia del 'Trofeo Tim', in programma domani sera al 'Meazza' contro Inter e Juventus, il tecnico del Milan, Carlo Ancelotti, parla a ruota libera del 'nuovo' Milan 2007/2008, delle due grandi rivali alla corsa per la conquista del tricolore, ma anche e soprattutto di mercato, non ancora definitivamente 'chiuso' da quanto traspare dalle ultime indiscrezioni.


L'ATTESA PER IL...MESSIA

Solo pochi giorni fa, Carlo Ancelotti aveva chiuso categoricamente la porta al ‘Messia’ del calcio Mondiale. L’arrivo a Milanello del non ancora 18enne Pato, talento purissimo prelevato dall’Internacional di Porto Alegre, aveva indotto il tecnico Campione d’Europa a pronunciare queste proverbiali parole: “Con Pato il mercato è chiuso, non arriveranno né Ronaldinho né Eto’o, perché è una cosa impossibile”. Ma dopo le esternazioni odierne, Ancelotti fa marcia indietro e riapre al fuoriclasse brasiliano del Barça, rinfocolando le speranze dei tifosi di fede milanista: “Ronaldinho? Aspettiamo –dichiara – Siamo qui a braccia aperte”. Queste nuove affermazioni di apertura dell’allenatore emiliano, fanno il paio con le ultime indiscrezioni uscite in mattinata, in cui dalla stampa spagnola usciva fuori l’indiscrezione secondo cui ‘Dinho’ potrebbe approdare a Milano la prossima estate, in base ad un ‘patto’ tra Berlusconi e Laporta (presidente del club catalano ndr), che consentirebbe a Ronaldinho di svestire la maglia blaugrana per quella rossonera. Ma oltre alle ammiccanti ‘curve’ del Pallone d’Oro 2005, Ancelotti dice la sua anche a proposito di Emerson e Motta, in queste ultime ore accostati con prepotenza al Milan. Se per Ronaldinho l’ex tecnico di Reggiana, Parma e Juve si era espresso in maniera piuttosto positiva, non altrettanto avviene per i due connazionali: “Sono due ottimi centrocampisti, ma per me il mercato è chiuso”, spiega con decisione Ancelotti.


ANTIPASTO DI LUSSO

Il tecnico milanista prosegue parlando di calcio giocato, analizzando la sfida di domani sera contro Inter e Juventus, le due più agguerrite concorrenti per la corsa allo scudetto. Il triangolare di San Siro è già un gustoso antipasto in ottica tricolore e un buon banco di prova per i Campioni d’Europa in vista dell’inizio di campionato e della Supercoppa Europea del 29 agosto contro il Siviglia, detentore della Coppa Uefa. Anche per questo, Ancelotti ci tiene a non deludere le attese: “C'è la voglia di giocare bene, di fare bella figura – sottolinea - Il risultato, comunque, in questo momento è l'ultimo dei pensieri. Sono due partite, come sarà quella del Trofeo Berlusconi, che ci servono per avvicinarci alla condizione migliore. Stiamo diminuendo i carichi di lavoro, cominciamo a fare lavori più brillanti, la squadra ora punta a crescere e in questo senso le partite con Inter e Juve saranno molto indicative”.


RIVALITA' INFINITA

Ancelotti fa il punto sulle due antagoniste per eccellenza dei rossoneri, iniziando dalla squadra di Ranieri data in netto progresso dopo l’exploit di sabato scorso con la Roma: “La Juve è una squadra che sta cercando un nuovo equilibrio – spiega – Giovani interessanti come Nocerino e Criscito danno entusiasmo, freschezza e nuova verve ad un gruppo già di per sé formato da ottimi giocatori. È una squadra che incuriosisce, perchè al nucleo di base composto da giocatori forti come Buffon, Del Piero, Nedved e Trezeguet, si aggiungono giovani che devono inserirsi. Ranieri avrà da lavorare, ma ha il materiale per farlo nel migliore dei modi”. Ancelotti passa poi sotto la lente la forza dei ‘cugini’: “È la solita Inter, una grande squadra – dice - Per ora Mancini ha ruotato un pò, ma l'ossatura base salterà fuori. Inter grande favorita? I pronostici sulla carta sono sempre pericolosi, perchè il campo è pronto a smentirti. Ma i nerazzurri hanno sicuramente delle ottime carte da giocare”.


OBIETTIVO 'BIS'

Infine, Ancelotti focalizza la sua attenzione sul Milan che verrà, un Milan che anche nel 2007/2008 darà l’assalto alla Champions League, ma anche al campionato: “Grossi cambiamenti non ce ne sono stati, abbiamo proseguito sulla linea tracciata gli anni passati – afferma - Stiamo lavorando senza intoppi, in attesa di giocare le partite che contano, quello che ci stuzzica e ci motiva. Non ho nessun tipo di preoccupazioni in vista della nuova annata, anche perché posso contare fin da subito sul recupero a tempo pieno di giocatori importanti che lo scorso anno non c’erano, come Nesta, Oddo, Kaladze e Ambrosini. Coppa o scudetto? Ovviamente il nostro primo pensiero è quello di riconfermarci sul tetto d’Europa, ma puntiamo a lottare sino in fondo anche in Italia. Il campionato non può mai essere considerato come una competizione di secondo piano”.



(Giorgio Musso)

calciomercato.it
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