nunzia-lo
00lunedì 13 agosto 2007 22:10
Dilettante inglese non gioca per soldi
"Perchè dovrebbero pagarmi per giocare al calcio, non è giusto ricevere uno stipendio per qualcosa che è solo un divertimento quando c'è gente che viene uccisa in giro per il mondo". A parlare è Duncan Williams, dilettante inglese che milita, come centrocampista, nel Garforth Town, club della "Unibond League first division Nord". Williams ha ricevuto offerte da importanti club di Premiership che ha però rifiutato".
Storia incredibile che, se non fosse supportata da prove, potrebbe risultare frutto di chissà quale racconto di fantasia. Invece no: al mondo c'è chi ancora pensa che i soldi non facciano la felicità. Strano, ma nell'epoca del business a tutti i costi, negli anni che vedono i calciatori al centro delle luci della ribalta e dello star system, c'è qualcuno che non ne vuole proprio sapere di diventare famoso. Il pericolo, magari, è che dopo questo bagliore di popolarità, l'appetito possa venire mangiando, della serie: meglio mettere le mani avanti.
Almeno per il momento, Duncan Williams, è sul serio un personaggio d'altri tempi. 19 anni, ma idee chiarissime. Il ragazzo ha un lavoro come volontario per una comunità di bambini disagiati a Leeds, poi si diverte a giocare al calcio come centrocampista nel Garforth Town, in uno dei tanti campionati dilettanti. Gli osservatori della Premiership girano spesso e lo hanno visto all'opera. Da qui le offerte di ben tre club dei quali, per ora, non si sanno i nomi, che lo avrebbero contattato. la risposta: "No grazie, perchè devo essere pagato per quello che è solamente un gioco quando tante persone in giro per il mondo vengono uccise". Roba da rimanere di stucco, e immaginiamo la faccia dei suoi interlocutori a sentire queste parole. La versione on-line del Times ha riportato la storia intervistando il ragazzo. "Adesso devo pensare ad iscrivermi all'università. ma voglio essere sicuro di poter giocare ancora qui a Gartforth, magari posso raggiungere il vertice giocando qui". E quindi la risata finale che sa però di provocazione. "Magari potrei diventare il primo giocatore della Premiership a non ricevere uno stipendio".
Insomma, Beckham e il suo ingaggio da sognoi possono stare tranquilli: il record non verrà battuto. Mentre è facile che una chiamata arrivi dall'Italia: Duncan il "moralizzatore" sarebbe ben accetto.
tg.com