Mentre la F1 è impegnata a Silverstone, avanza, arricchendosi continuamente di nuovi dettagli, l'ormai intricatissima questione del sabotaggio ai danni della Ferrari.
Ed ora è entrato in campo anche il presidente della federazione internazionale, che senza tanti giri di parole va contro a Ecclestone come egli stesso ha dichiarato: "Negli ultimi anni non abbiamo mai vissuto vicende simili. Soltanto in casi eccezionali sono state punite soltanto le scuderie. Questo è senza ombra di dubbio il più grande scandalo del nostro sport negli ultimi anni".
Max Mosley, presidente della Fia, non usa insomma mezze parole per definire la storia di spionaggio che ha investito Ferrari, McLaren e alcuni ingegneri.
E nella descrizione del caso non tralascia nessun particolare ai microfoni della RAI: "Entro tre settimane speriamo di chiarire tutta la vicenda. Stiamo esaminando tutti i fatti e poi decideremo che cosa fare. Sia McLaren che Ferrari ci stanno fornendo tutte le informazioni che desideriamo: stiamo esaminando la situazione, quando avremo chiaro tutto il quadro della situazione decideremo cosa fare. Preferiamo aspettare il risultato dell'inchiesta, tutto comunque sarà fatto nella massima trasparenza. Noi non abbiamo autorità sulle persone, ma giudicheremo solo le scuderie. La McLaren rischia qualcosa? Non posso dirlo oggi".
Ed infine una considerazione sui piloti, che di certo non farà dormire sonni tranquilli a Hamilton e Alonso, visto che Mosley ha ricordato che "soltanto in casi eccezionali sono state punite le scuderie e non i piloti".
Che tradotto vuol dire che nel caso in cui la McLaren dovesse risultare colpevole, finirebbero per pagare anche i due alfieri del team di Woking.
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