Aveva 39 anni
A nulla è valso il tentativo della sua guardia del corpo di rianimarla. Anna Nicole Smith, la prorompente ex coniglietta di Playboy, è morta a 39 anni, dopo aver perso i sensi nella sua stanza dell’Hard Rock Cafe and Casino di Hollywood, in Florida.
Al momento, stabilire le cause del decesso, è prematuro; l’autopsia sarà effettuata infatti soltanto domani. Le congetture, tuttavia, si sprecano; e tra queste, ovviamente, c’è quella che dipinge l’ex playmate degli ultimi mesi una donna devastata dalla morte del figlio ventenne Daniel, deceduto agli inizi di settembre per overdose, proprio nella stanza dell’ospedale delle Bahamas dove Anna Nicole aveva dato alla luce, giorni prima, la figlia Dannielynn.
«Ovviamente, era in una condizione di profondo stress», ha detto lo stesso responsabile dell’hotel di Hollywood, in cui la donna era arrivata due giorni fa, e che avrebbe dovuto lasciare oggi.
Ancora poco chiara la ricostruzione della sua morte. Charles Tiger, capo della polizia di Seminole, Florida, ha detto ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa che, a trovarla priva di conoscenza nella sua stanza d’albergo, è stata la sua infermiera, alle ore 13.39 locali. Nel mese di novembre, la Smith era stata ricoverata in ospedale per polmonite.
La polizia è stata avvertita alle ore 13.45 con la richiesta di «assistenza medica personale». Quando la polizia è arrivata, ha trovato accanto a Anna Nicole Smith la sua guardia del corpo, che tentava disperatamente di rianimarla.
Cinque minuti più tardi, secondo quanto riportato da Usa Today, sono state chiamate le unità di soccorso, che hanno trasportato la donna al Memorial Regional Hospital, nei pressi di Miami Beach. Non c’è stato però nulla da fare.
Anna Nicole Smith è morta prima di arrivare in ospedale, e i testimoni che si trovavano di fronte all’ospedale e hanno visto arrivare l’ambulanza, hanno detto che il corpo dell’ex playmate era già coperto.
LA PICCOLA DANNIELYNN, EREDITIERA DI UN PATRIMONIO A CINQUE MESI
Con la morte di Anna Nicole Smith la questione della paternità di Dannielynn Hope, la bimba che l’ex playmate ha dato alla luce cinque mesi fa, è diventata urgente e scottante. La bambina è l’unica erede del patrimonio che l’ex spogliarellista aveva ottenuto dopo una interminabile battaglia legale con il figliastro del petroliere texano Marshall. A contendere l’onore di essere il padre della piccola sono il fotografo Larry Birkhead e l’attuale compagno, Howard K. Stern. L’udienza per stabilire chi sia il genitore natutrale si terrà oggi stesso.
Birkhead, ha detto il suo avvocato, era «devastato» dalla notizia della morte di Anna Nicole, avvenuta in un albergo di Miami due giorni dopo che un tribunale aveva ordinato che sia lei che la bambina fossero sottoposte al test del Dna.
Ronald Rale, legale della Smith nella causa per la paternità, ha puntato il dito contro «tutto quello che Anna Nicole ha dovuto sopportare» e si è augurata «che non sia stato questo a precipitarla in un vortice di stress» che l’ha portata alla morte. Rale è dalla parte di Stern. «Howard amava Anna Nicole dal profondo del cuore» ha detto, «quello che è successo è una tragedia per lui e per la bambina».
LA VITA DELLA SOUBRETTE
Una vita, quella della soubrette, che negli ultimi mesi era finita sotto i riflettori più di una volta.
L’anno scorso la biondissima Smith aveva avuto il momento di maggiore notorietà della sua vita vincendo la sua battaglia di fronte alla Corte Suprema di Washington, appoggiata dal più improbabile degli alleati: il presidente George W. Bush. L’avvocatura della Casa Bianca aiutò l’ex coniglietta a rivendicare l’immensa fortuna del defunto marito, Howard Marshall II, sposato quando lui aveva 89 anni.
La differenza d’età tra i due fece ovviamente parlare molto nel mondo patinato di Hollywood. Il milionario morì l’anno successivo lasciando la giovane vedova a contendersi un’eredità stimata in 1,6 miliardi di dollari con il figliastro e unico erede E. Pierce Marshall.
Una corte federale del Texas riconobbe alla Smith 474 milioni di dollari nella prima delle sentenze sul caso. L’eredità fu ridotta a 89 milioni di dollari da un giudice distrettuale federale e finalmente cancellata da una corte d’appello.
La Corte Suprema di Washington accettò di occuparsi del caso stabilendo che soltanto le corti federali della California avrebbero potuto risolvere il contenzioso, nonostante la corte statale del Texas avesse deciso che Marshall fosse l’unico erede del miliardario. Questo, nel mese di maggio.
A giugno, il «colpo di scena», con la morte di Marshall, che morì all’età di 67 anni. La famiglia disse tuttavia che avrebbe continuato a combattere in tribunale per strappare all’ex coniglietta il cospicuo patrimonio oggetto del contenzioso.
Nei mesi successivi, la Smith tornò sotto i riflettori non più per le battaglie per l’eredità del suo ex marito, ma per una tragedia personale che avvenne in concomitanza con quello che avrebbe dovuto essere uno dei momenti più importanti della sua vita: appunto, la nascita di sua figlia. Tre giorni dopo, nella stessa stanza dove aveva partorito, morì infatti proprio sotto i suoi occhi Daniel, il figlio nato dal suo primo matrimonio avvenuto nel 1985. Daniel non era stato solo suo figlio, ma anche il suo migliore amico.
Ma nella vita della Smith doveva abbattersi un’altra bufera. Le ultime settimane Anna Nicole le ha vissute affrontando un altro contenzioso legale: quello che ha avuto come oggetto la paternità di sua figlia Dannielynn - che ora ha cinque anni -, tra il suo compagno, l’avvocato Howard K. Stern, e il suo ex Larry Birkhead.
La Smith era rimasta coinvolta anche in una causa legale contro l’azienda di pillole dimagranti TrimSpa, di cui la donna era la testimonial. E ora qualcuno si chiede se, alla base del suo decesso, ci sia stata anche la sua repentina perdita di peso negli ultimi anni.
Nata il 28 novembre del 1967, la Smith avrebbe compiuto quest’anno 40 anni. La donna iniziò la sua carriera come spogliarellista; successivamente venne notata da Guess, e la sua immagine iniziò a riempire i cartelloni pubblicitari del gruppo di abbigliamento specializzato in jeans. Il successo della Smith fu dovuto anche alla sua somiglianza con l’attrice Marylin Monroe.
Nel 1994. Anna Nicole sposò il petroliere J. Howard Marshall. Il resto è stato raccontato nelle pagine dei giornali di gossip americani, con articoli accompagnati sempre da una raggiante e sorridente Anna Nicole: almeno fino alla morte del figlio, che fin dall’inizio preoccupò i suoi familiari e più stretti amici per le conseguenze che avrebbe avuto sul suo equilibrio.
Larry King, il volto dell’emittente americana Cnn, ha commentato la morte della soubrette senza celare la sua tristezza. «Era genuina, divertente, bellissima e di classe», ha detto King, che ha cambiato il palinsesto del suo talk show per dedicarle uno speciale, ieri sera.
poveretta..Riposa in pace..
![[SM=g27819]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/19/28152828.gif)