dinda90
00sabato 30 settembre 2006 19:55
Fernando Alonso ha conquistato la pole position nel Gp di Cina, terzultima prova del Mondiale di F1. Lo spagnolo ha girato col tempo di 1'44"360, precedendo il compagno di squadra Fisichella. Terzo Barrichello su Honda. Soltanto sesto Schumacher in 1'45"775, mentre Massa partirà dall'ultimo posto. Le qualifiche sono state condizionate dalla pioggia e le gomme Michelin si sono rivelate più affidabili delle Bridgestone.
La maledizione cinese sembra destinata a continuare. Il feeling tra Michael Schumacher e la terra della Grande Muraglia pare destinato a non scoppiare: dopo le due pessime prestazioni del 2004 e del 2005, anche il 2006 parte in salita per il campione della Ferrari che rischia di vedere gravemente compromessa la sua rincorsa su Fernando Alonso.
Colpa della pioggia verrebbe da dire, anche se le condizioni atmosferiche sono comunque una variabile da tenere in considerazione e, come già in altre occasioni in passato, le Michelin si sono rivelate più performanti delle Bridgestone. E così a Shanghai, nel terzultimo appuntamento mondiale, le Renault hanno dominato conquistando la pole con Fernando Alonso, che ha girato in 1'44"360, e il secondo posto con Fisichella, staccato di 632 millesimi. Alle loro spalle, in seconda fila, le Honda di Rubens Barrichello, che in Cina un Gp l'ha conquistato alla guida della Rossa, e di Jenson Button.
Male le Ferrari, con Schumacher che, dopo aver acciuffato la terza sessione di qualifiche col nono tempo, non è riuscito a fare meglio del sesto tempo girando in 1'45"775. Ancora peggio il compagno Felipe Massa che, dopo la penalizzazione di dieci posizioni per il cambio del motore, ha chiuso le qualifiche col tredicesimo tempo, venendo così relegato in ultima posizione. Quinto il futuro ferrarista Raikkonen.
Nei 56 giri del circuito di Shanghai, Schumi dovrà quindi compiere un'impresa perché i 5.451 chilometri cinesi potrebbero definitivamente affossare le sue speranze di conquistare l'ottavo titolo mondiale. Alonso è staccato di due lunghezze ma se quelle di venerdì sono le premesse, c'è poco per ben sperare.