Zanardi Torna Su Una F1

"E' stato fantastico", queste le prime parole di Alex Zanardi al termine della prima giornata di test al volante di una F1 Bmw sul circuito di Valencia. Il pilota 40enne, che nel 2001 perse entrambe le gambe in un incidente, ha girato fino a 1'21"6. "Sul volante di queste macchine ci sono più bottoni che sul mio computer - ha scherzato il bolognese -. Ma quando ho abbassato la visiera le emozioni sono state fortissime".

Era dal 1999 che non entrava nell'abitacolo angusto di una Formula uno. Da quando tornò nel mondo dei grandi accompagnato dai profumi di trionfi statunitensi e arrivò il flop, inatteso e senza attenuanti, con la Williams. Nessun punto, una stagione di rotture e stenti, seguita a un precampionato che prometteva nuovi allori e grandi soddisfazioni. Così, papà Frank, a malincuore, fu costretto ad allontanare Zanardi dalla sua creatura.

Da quel giorno sono passati più di sette anni, segnati dal ritorno alla Formula Cart e, soprattutto, da un viaggio di andata e ritorno all'inferno. Era il 15 settembre del 2001, era il maledetto Lausitzring, la pista dove meno di cinque mesi prima aveva perso la vita Michele Alboreto. Lo schianto tremendo e le gambe andate via, per sempre. Il resto è ormai leggenda, ma soprattutto la storia di un uomo coraggioso, con tanta voglia di vivere e non di sopravvivere. La riabilitazione, lunga e faticosa, le protesi e il ritorno al suo amore di sempre: le auto e le corse.

Ora, dopo sette anni buoni, la Formula uno riabbraccia un figlio finito lontano, ma mai dimenticato. E Alex Zanardi realizza un sogno, o meglio, un obiettivo che si era posto. A dargli la chance di rivivere vecchie sensazioni è stata la Bmw-Sauber che gli ha permesso di guidare una versione riadatta della sua monoposto sul circuito di Valencia. Nove giri, ma mille emozioni. "E' stato fantastico - dice Zanardi -. Quando ho abbassato la visiera l'emozione è stata fortissima. E' stato un vero piacere guidare una fantastica macchina da corsa. Ho visto volti molto felici ai box. Le cose sono filate via lisce e tutti erano estremamente sorpresi. La Bmw mi ha sempre garantito il massimo sostegno, specialmente nel campionato WTCC. Guidare una Formula uno è un'altra cosa, è un passo avanti. Sono molto contento di quello che sto facendo, mi aspettavo maggiori difficoltà. Alla fine, sembra quasi di guidare una Serie 7 e non una F1. Cosa ho detto a Theissen? 'Sei il primo pazzo a permettere a un pazzo come me di guidare un bolide come questo'. Molti pensano che, senza le gambe, la vita sia finita: non è così". Adesso c'è un altro sogno nel cassetto. Zanardi sa di non poter affrontare un intero campionato di F1 (solo per entrare nell'abitacolo della Bmw-Sauber ha dovuto utilizzare un paio di protesi speciali), ma pagherebbe oro per poter gareggiare con una monoposto (magari la Ferrari) in quel di Monza. Finora gli è riuscito tutto...