Senza marito niente disintossicazione
Dopo la rissa con il marito, il proposito di seguire il suo stesso destino. La cantante Amy Winehouse non farà nessuna cura contro la tossicodipendenza in rehab, a meno che non la faccia anche Blake Fielder-Civil. "Non posso battere le droghe senza di lui. E' la mia roccia e come coppia abbiamo bisogno di fare tutto insieme. Blake ha detto che non tornerà in clinica. Io potrei farlo. Ma senza di lui non lo farò".
Il mondo della musica è in apprensione per la Winehouse, così come lo sono i genitori della 23enne star inglese, preoccupati tanto per la sua salute, quanto per il suo matrimonio con un uomo che, secondo loro, ha una pessima influenza sulla figlia.
Pochi giorni dopo l'uscita di Amy da una clinica di disintossicazione (in gergo "rehab", come il titolo di una sua canzone), le sue immagini con il viso graffiato e coperto da sangue avevano lasciato ammutoliti i frequentatori di blog.
Testimoni avevano parlato di una rissa fra lei e il marito, ma ora Amy lo difende a spada tratta. Primo indiziato per quelle ferite, Blake Fielder Civil sarebbe invece solo colpevole di voler salvare a suo modo la vita della moglie, una delle più belle voci di soul-jazz.
Stando a quanto racconta la cantante, a procurarsi quei tagli sarebbe stata la stessa Amy, dopo che Blake, avendola sorpresa a drogarsi di nuovo, le aveva detto di non amarla più. Il futuro della cantante britannica a questo punto sembra appeso a un filo. E non è neppure chiaro se l'amore sia l'unica via di salvezza.
TGCOM