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Sondaggio: Democrazia Vs. Dittatura
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Sondaggio: Democrazia Vs. Dittatura

Ultimo Aggiornamento: 09/03/2007 18:33
26/02/2007 22:53
 
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Eccomi Pollicino. Scusa il ritardo, ma sono pieno di impegni ogni giorno. Del resto il fascista disdegna la vita comoda, se fossi un nullafacente, che fascista sarei?!?...ti rispondo adesso [SM=g27823]

Il fascismo politicamente vuol essere una dottrina realistica; praticamente, aspira a risolvere solo i problemi che si pongono storicamente da sé e che da sé trovano o suggeriscono la propria soluzione.
Per il fascista, tutto è nello Stato, e nulla di umano o spirituale esiste, e tanto meno ha valore, fuori dello Stato. In tal senso il fascismo è totalitario, e lo Stato fascista, sintesi e unità di ogni valore, interpreta, sviluppa e potenzia tutta la vita del popolo.
Lo Stato, secondo il fascismo, non è numero, come somma d'individui formanti la maggioranza di un popolo. E perciò il fascismo è contro la democrazia che ragguaglia il popolo al maggior numero abbassandolo al livello dei più; ma è la forma più schietta di democrazia se il popolo è concepito qualitativamente e non quantitativamente, come l'idea più potente perché più morale, più coerente, più vera, che nel popolo si attua quale coscienza e volontà di pochi, anzi di Uno, e quale ideale tende ad attuarsi nella coscienza e volontà di tutti. Di tutti coloro che dalla natura e dalla storia, etnicamente, traggono ragione di formare una nazione, avviati sopra la stessa linea di sviluppo e formazione spirituale, come una coscienza e una volontà sola. Non razza, nè regione geograficamente individuata, ma moltitudine unificata da un'idea, che è volontà di esistenza e di potenza: coscienza di sé, personalità.
Dopo il socialismo, il fascismo batte in breccia tutto il complesso delle ideologie democratiche e le respinge, sia nelle loro premesse teoriche, sia nelle loro applicazioni o strumentazioni pratiche. Il fascismo nega che il numero, per il semplice fatto di essere numero, possa dirigere le società umane; nega che questo numero possa governare attraverso una consultazione periodica. Regimi democratici possono essere definiti quelli nei quali, di tanto in tanto, si dà al popolo l'illusione di essere sovrano, mentre la vera effettiva sovranità sta in altre forze talora irresponsabili e segrete. La democrazia è un regime senza re, ma con moltissimi re, a volte più esclusivi, tirannici e rovinosi che un solo re.
Il fascismo respinge nella democrazia l'assurda menzogna convenzionale dell'egualitarismo politico e l'abito dell'irresponsabilità collettiva e il mito della felicità e del progresso indefinito. Ma, se la democrazia può essere diversamente intesa, cioè se democrazia significa non respingere il popolo ai margini dello Stato, il fascismo poté da chi scrive essere definito una «democrazia organizzata, centralizzata, autoritaria.
Il fascismo vuole lo Stato forte, organico e al tempo stesso poggiato su una larga base popolare. Uno Stato che poggia su milioni d'individui che lo riconoscono, lo sentono, sono pronti a servirlo, non è lo Stato tirannico del signore medievale. L'individuo nello Stato fascista non è annullato, ma piuttosto moltiplicato. Lo Stato fascista organizza la nazione, ma lascia poi agli individui margini sufficienti; esso ha limitato le libertà inutili o nocive e ha conservato quelle essenziali. Chi giudica su questo terreno non può essere l'individuo, ma soltanto lo Stato.

Spero di aver dato una risposta alla tua domanda.
Siccome sono una persona sincera, voglio dirti che ho fatto dare una lettura alla mia risposta, prima di postarla, ad un camerata che del fascismo ne sa molto, il quale ha corretto alcue proposizioni sbagliate dal punto di vista sintattico, ma nulla di più. [SM=g27811]

[Modificato da N-Unit 26/02/2007 23.07]

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